Dopo mesi e mesi di silenzio dovuti al lavoro (e guai a lamentarsi di questi tempi) mi rifaccio vivo.
Lo faccio per raccontare brevemente dell'impresa - almeno per me - compiuta insieme al grande Mauro Pini (AE, AEI, EEA del CAI Bologna, e chi più ne ha più ne metta).
Il 12 gennaio scorso Mauro mi ha fatto da guida durante l'ascesa al Canalino n.1 del Corno alle Scale (1945 m, il culmine della provincia di Bologna). Il Canalino n.1 è il più lungo tra i cinque canalini che dalla stupenda Valle del Silenzio salgono verso i balzi sommitali del Corno alle Scale, e sbuca proprio sotto la grande croce di Punta Sofia (1939 m).
La salita è stata entusiasmante e me la sono goduta alla grande, dato che tutto si è svolto in totale sicurezza. Mauro ha fatto da primo e abbiamo proceduto dapprima slegati, sui tratti meno ripidi, poi legati e di conserva, e infine, nei 150 metri di dislivello finali, legati e facendoci sicura a vicenda.
L'uso di ramponi e doppia piccozza, di 50 m di corda, e dei leggendari picchettoni di alluminio da 50 cm ci ha consentito davvero di ridurre al minimo i rischi e di gustare pienamente l'impresa.
E che soddisfazione quando sono emerso dal tratto finale - pressoché verticale - sul piano lievemente inclinato subito sotto alla croce di Punta Sofia, sorgendo dall'ombra fredda del canalino al tiepido sole di questo "non inverno".
Abbiamo poi completato la giornatona da ricordare con la classica traversata di crinale Corno - Lago Scaffaiolo, sulla neve dura e rada di questo gennaio anomalo, inondata dal sole per tutto il tempo.
Le tagliatelle e il grappino del Rifugio Duca degli Abruzzi a questo punto ce le siamo meritate tutte.
Ringrazio davvero Mauro dell'opportunità e spero proprio che ce ne siano ancora.
Giovanni Mazzanti