In Alto sul canale Nord, 16 aprile 2023 (vedi questo post anche su https://www.facebook.com/mazzanti.giovanni/posts/10226924601318331?notif_id=1681658752126066¬if_t=feedback_reaction_generic&ref=notif) - Adrenalinica "super-canaleta" in alto Appennino con i grandi Mauro e Raffaele, nel meraviglioso catino glaciale delle sorgenti del Fiume Secchia. Partiti col buio e lasciata l'auto al Passo del Cerreto (1260 m), ci siamo incamminati di buona lena e rapidamente abbiamo superato l'antico valico dell'Ospedalaccio (1250 m) con lo storico cippo napoleonico "Empire Francais IX" e abbiamo raggiunto la magica piana erbosa dove il Secchia neonato serpeggia placidamente sotto le sembianze di un cristallino ruscello, vigilato e quasi protetto da ripide faggete e aspre creste. Puntando decisamente verso di esse, ci siamo inerpicati su una scoscesa lingua di neve granulosa in mezzo a fitti faggi e abbiamo ben presto calzato i ramponi. Risalita la parte bassa del canale Nord che scende dall'arcigna corona di rocce tra Tecchio dei Corvi (1790 m) e monte Alto (1904), siamo giunti ai bordi di una placca rocciosa dove abbiamo indossato l'imbrago, ci siamo legati e abbiamo messo mano alle "doppie picche" - a proposito, un grazie a Matteo che mi ha prestato la coppia di piccozze paletta e martello 
. Sotto la guida degli esperti e "tecnici" Mauro e Raffa, abbiamo risalito in sicurezza la ripida e sempre più stretta seconda sezione del canale, con neve ora bella dura e portante. Mauro e Raffa si sono alternati da primi e alla fine siamo usciti sugli ultimi venti metri erbosi del canale, raggiungendo la cresta ormai battuta da un forte vento da Sud-Ovest. Con cautela abbiamo percorso la cresta di macigno a tratti esposta e con passi di arrampicata, guadagnando sempre sotto vento sostenuto la vetta di Monte Alto (1904 m). Da qui la sorpresa che la montagna sempre riserva a chi vuole guadagnarsela davvero: la discesa verso il Passo di Pietra Tagliata si è rivelata complessa a causa di una ventina di cm di neve fresca depositatasi sul lato Nord, che ci ha costretto a disarrampicare un secondo canalone piuttosto ripido. Una breve pausa ristoratrice al valico, e poi siamo scesi rapidamente di nuovo alle sorgenti, ritornando con passo sostenuto al Cerreto - viste anche le prime gocce di pioggia, che non si sono fatte attendere... A questo punto, l'idea geniale di Mauro: "scendiamo al bar Emilio di Casa Giannino, sul versante toscano del Passo, vedrete che...". E infatti, in un'accogliente e familiare atmosfera vintage con tanto di Juke-box anni '60, ci siamo goduti una spettacolare "merenda" con tagliere di affettati, formaggi, sottaceti e sottolio, caraffa di vino, birra, caffè e ammazzacaffè...
