E' la seconda presentazione nel versante toscano dopo quella di Sassalbo(MS) e questo mi fa particolarmente piacere perchè nel libro ho trattato in modo paritetico entrambi i versanti - toscano ed emiliano - che l'alto Appennino unisce materialmente ed idealmente.
Un sentito ringraziamento al Corpo Forestale dello Stato e al Parco Nazionale dell'Appennino Tosco-Emiliano che hanno organizzato l'evento.
Tra l'altro, io e il mio "storico" amico Delu abbiamo approfittato dell'ospitalità offertaci presso il Rifugio del Centro Visitatori dell'Orecchiella la notte tra il 18 e il 19 luglio, per salire in vetta al Cimone sabato 18 luglio e alla Pania di Corfino domenica 19 luglio mattina: per non dimenticare che, oltre a chiacchierare di montagna, bisogna sempre e soprattutto praticare la montagna...
Il Monte Cimone (vedi Quota 2000, Cap. 3) è la cima più alta dell'Appennino Tosco-Emiliano ed è sferzato da venti-record, con raffiche attorno ai 200 km/h. E infatti, che vento e che freddo nella parte finale della salita e in vetta: ci siamo dovuti rifugiare nella Cappella della Madonna della Neve, miracolosamente aperta! E'
la prova che in alto Appennino può capitare di battere i denti anche in piena estate e i vestimenti pesanti non devono mancare mai!!!
La Pania di Corfino (vedi Quota 2000, Cap. 5) è uno sperone calcareo alto 1601 m che domina l'Orecchiella. Verso sud strapiomba con alte falesie rocciose (nella foto insieme al Rifugio Isera), dove nidificano rapaci tra i quali l'Aquila reale. Verso nord digrada dolcemente con ampie faggete e morbide radure erbose, fino alla Sella di Campaiana. Grazie alla giornata soleggiata e limpidissima, la Pania ci ha regalato una vista superba sull'alto crinale appenninico a Nord - dall'Alpe di Succiso al Corno alle Scale!!! - e sulla valle del Serchio e le Alpi Apuane a Sud.
Giovanni Mazzanti
Giovanni Mazzanti
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