Gran giornata, il venerdì 16 aprile 2010!!! Con i mitici Mauro Pini (AE ed AEI del CAI Bologna) e Mauro Venturoli (AE del CAI Bologna-Ovest) sono salito dall'Osteria del Barone - a 900 m.s.l.m. circa, presso la località Gabellina (RE) sotto il Passo del Cerreto - al Monte Casarola (1979 m) e quindi all'Alpe di Succiso (2017 m). Dalle Fonti di Capiola in poi, a quota 1300 m, ha fatto la sua comparsa la neve, primaverile e granulosa fin quasi alle quote più elevate. L'abbiamo affrontata con decisione, rimontando a vista la cresta est del Casarola quasi secondo la massima pendenza - e sprofondando spesso fino all'anca - finchè una lingua di terra nuda e poi una serie di roccette non ci hanno condotto in vetta al Casarola. Qui e su tutta l'aerea cresta che porta all'Alpe di Succiso ci attendeva una neve dura e compatta, quasi invernale, che ha richiesto ramponi e piccozza, vista anche la quasi costante esposizione della cresta stessa. Grande soddisfazione una volta giunti in vetta, "condita" da un pasto frugale, una spira di sole e un panorama mozzafiato a 360°, inclusa la vista del Golfo di La Spezia con in bella evidenza il promontorio di Porto Venere e le isole Palmaria e del Tino.
A differenza dell'andata, siamo scesi fino alle Fonti di Capiola seguendo dapprima il sentiero CAI 667 e la cresta nord del Casarola , e poi abbandonando il sentiero e zigzagando tra canaloni e boschi di faggio spianati dalle valanghe - tenendo però sempre sott'occhio la consistenza della neve ed evitando alcuni evidenti ed instabili accumuli di neve ventata. Abbiamo così colto i primi segni del risveglio delle marmotte: terra nerastra smossa di fresco e buchi circolari nella neve primaverile.
Il rientro a valle è stato "salutato" dalle prime gocce di pioggia di un temporale che durante la discesa ci aveva già avvisato del suo arrivo dal vicino Parmense.
Giovanni Mazzanti